La visita in Brasile del Sottosegretario agli Affari Esteri Di Santo in concomitanza con la presenza di sei importanti Regioni guidate dalla Presidente del Piemonte Bresso: un fatto storico oltre che un importante segnale politico
u SAN PAOLO – SP – Un’intensa giornata a San Paolo all’insegna di una fitta serie di incontri con i rappresentanti della comunitá italiana, del mondo dell’imprenditoria e con le istituzioni locali ha contraddistinto la prima visita in Brasile, nella sua nuova veste istituzionale di Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri con delega per l’America Latina, del dott. Donato Di Santo.
La visita ha coinciso, in forma ovviamente non casuale, con un’importante missione di sei Regioni italiane (Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria), in Brasile per dare seguito all’accordo giá esistente con il Governo Lula per la realizzazione di importanti programmi di cooperazione economica e sociale e per realizzare a Belo Horizonte il secondo Forum del progetto “100 Cittá” sulla cooperazione decentrata Italia-Brasile.
Nei diversi incontri è apparsa chiara la comunitá di intenti tra rappresentanti della collettivitá italiana e il rappresentante del Governo per ridare un nuovo impulso a questa importante forma di cooperazione tra i due Paesi a partire da uno sforzo di maggiore coinvolgimento delle istituzioni rappresentative degli stessi italiani in Brasile (Comites, Cgie…) e attraverso un maggiore impegno nella pianificazione delle attivitá e nella stessa divulgazione dei programmi in corso.
L’assegnazione al Sottosegretario Donato Di Santo della delega per le politiche del Governo Italiano con i Paesi dell’America Latina, che giá era stata interpretata dagli italiani residenti in questo continente come un importante segnale di attenzione e di rilancio dei rapporti con questa importante parte del mondo, si è confermata ieri come la scelta piú giusta e promettente.
In questo senso anche la presenza delle Regioni italiane, che negli ultimi anni hanno rappresentato in Brasile una coraggiosa “punta di diamante” della presenza del nostro Paese, con un inedito sforzo di cooperazione a 360 gradi con le comunitá carenti brasiliane senza mai dimenticare lo storico vincolo con le comunitá di origine italiana, riceverá senz’altro un nuovo impulso nella direzione auspicata da tutti (istituzioni locali comprese): maggiore coordinamento, radicamento territoriale e collegamento con le realtà istituzionali e associative dei due Paesi.
* Fabio Porta è Coordinatore DS San Paolo (Brasile)