A pochi giorni dall’udienza decisiva della Corte Costituzionale italiana, prevista per il prossimo 24 giugno 2025, si amplia in modo significativo il gruppo di giuristi impegnati nella difesa degli italo-discendenti i cui ricorsi sono al centro della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1 della Legge n. 91 del 1992, che regola la cittadinanza italiana. La seduta esaminerà le questioni sollevate da quattro tribunali italiani – Bologna, Roma, Firenze e Milano – che, a fronte di casi concreti, hanno deciso di sottoporre alla Corte dubbi circa la conformità dell’attuale normativa alla Costituzione della Repubblica.
Oltre agli avvocati Marco Mellone, Antonio Cattaneo e Franco Antonazzo, che, come già pubblicato, rappresentano alcuni dei ricorrenti, nuovi avvocati specializzati in materia si affiancano alla difesa degli italo-discendenti. Rafforzano la rappresentanza legale di altri ricorrenti gli avvocati Giovanni Bonato e Giovanni Caridi, vicepresidente e presidente dell’AGIS – Associazione Giuristi Iure Sanguinis –, Diego Corapi ePatrizio D’Andrea, già legali delle associazioni intervenienti, oltre a Monica Restanio, presidente dell’AUCI – Avvocati Uniti per la Cittadinanza Italiana (italo-argentina, l’unica non nata in Italia) e Maristella Urbini, associata all’AUCI e vicepresidente della Natitaliani.
Entrano inoltre formalmente a far parte del collegio difensivo anche gli avvocati Ricardo De Simone, Bruno Troya, Silvia Contestabile, Fabio Cadeddu e Alessandro Vernice, tutti con una consolidata esperienza in ambito di diritto costituzionale e cittadinanza, che difenderanno le Associazioni intervenienti.
In tal modo, secondo quanto affermato dall’avvocato Giovanni Bonato, le associazioni AGIS e AUCI, tramite i propri organi direttivi e con il supporto di giuristi di riconosciuto prestigio, potranno esercitare una difesa tecnica e istituzionale piena degli interessi dei discendenti di italiani, con la presentazione di memorie conclusive e la partecipazione in presenza all’udienza della Corte, dedicata alla discussione nel merito delle questioni di legittimità sollevate dai tribunali ordinari.
L’udienza del 24 giugno è considerata uno spartiacque per i milioni di discendenti di italiani sparsi nel mondo, in particolare in America Latina. L’esito del giudizio potrà avere ripercussioni dirette e immediate su migliaia di procedimenti attualmente in corso presso la giustizia italiana, oltre a ridefinire, alla radice, i criteri per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Relatrice del processo che sarà esaminato dalla Corte Costituzionale è la giudice Emanuela Navarretta, nominata nel 2020 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nata a Campobasso il 3 gennaio 1966, è coniugata e madre di due figli. Professoressa ordinaria di Diritto Privato presso l’Università di Pisa, sarà lei a presentare ai colleghi della Corte i fondamenti giuridici delle quattro questioni di legittimità costituzionale sollevate dai tribunali di Bologna, Roma, Firenze e Milano, che mettono in discussione la costituzionalità dell’attuale articolo 1 della Legge n. 91 del 1992, in particolare per quanto riguarda il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza senza limiti generazionali.
La Rivista Insieme, che da tempo segue con attenzione le reazioni e gli sviluppi giuridici e politici attorno alla cittadinanza italiana per discendenza, garantirà un’ampia copertura dell’udienza presso la Corte Costituzionale, con trasmissioni in diretta, interviste agli avvocati partecipanti e analisi approfondite degli argomenti discussi in aula.
Come parte degli eventi che precedono questa storica decisione, si svolgerà giovedì prossimo (29/05), presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati a Roma, una conferenza giuridica di alto livello. Organizzato dall’associazione Natitaliani, su iniziativa del giurista Marco Mellone, l’incontro riunirà esperti di diritto costituzionale, europeo e comparato (i professori Alfonso Celotto, Nicola Brutti, Giovanni Bonato, Roberta Calvano, Michele Carducci e Giacomo di Federico), insieme a parlamentari eletti all’estero, per discutere i fondamenti giuridici, gli impatti internazionali e le prospettive istituzionali della nuova normativa sulla cittadinanza italiana. Anche in questo caso, la Rivista Insieme seguirà integralmente la conferenza, con trasmissione in diretta dell’evento.
