Fausto Longo fotografado em novembro de 2013 (Foto Desiderio Peron / Arquivo Insieme)

In recenti pubblicazioni abbiamo visto parlare del deputato eletto in Brasile Fausto Longo. E, come dice il titolo, questa pandemia ha causato molti problemi, ci ha permesso di vedere segnali di solidarietà di molti, ma anche abbiamo visto e stiamo vedendo pessimi atteggiamenti da parte di altri. Come italiano dell’America Meridionale non posso accettare, anche nel momento peggiore della pandemia nel nostro continente, quello che sta succedendo con molti nostri rappresentanti e, in particolare, con l’on. Longo.

Eletto nella lista del Partito Democratico, rapidamente si è spostato nel gruppo misto, lasciando da parte qualsiasi precedente impegno con il PD, che lo ha portato per due volte consecutive nella posizione di legislatore. Nel 2018, come si formò la coalizione di governo, si era permesso di candidarsi a deputato nazionale per lo Stato di San Paolo, rimanendo per oltre sei mesi in campagna elettorale, senza sapere cosa stesse accadendo in Italia, dove era stato eletto deputato e dove quindi aveva una grande responsabilità nei confronti degli elettori dell’America del Sud.

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Seppur in presenza di importanti critiche (gli hanno anche dedicato un durissimo reportage in un importante programma politico/satirico della televisione italiana, “Le Iene”) non è cambiato nulla nell’atteggiamento del deputato Longo, benché sia stato praticamente un anno fuori dalle sue funzioni per le quali era stato votato nella Camera dei Deputati Italiana. Durante il 2019 il suo comportamento non è cambiato molto: alcune presenze, un progetto ed alcuni emendamenti poco significativi per la politica degli italiani all’estero; nessun contatto con la vita associativa o la rete consolare in Brasile, dove ci sono problematiche significative (in alcuni consolati i tempi di attesa sono di 8 anni per una richiesta di cittadinanza e due anni per un passaporto) ma il deputato non lo sa e non gli interessa.

In sintesi, si chiede cosa faccia e di cosa si stia occupando l’on. Fausto Longo, visto che non partecipa nemmeno alla vita politica italiana. Ora crediamo che dovrebbe iniziare a preoccuparsi seriamente, considerando che stanno andando avanti i ricorsi presentati in tempo utile per la frode elettorale dell’elezione del marzo 2018; grave il caso dei voti a Buenos Aires, quasi 30.000, concentrati su due candidati di un unico partito, danneggiando così i candidati del PD. Non lo stiamo minimamente responsabilizzando di questa manovra, assolutamente, solo stiamo dicendo che se queste terribili irregolarità fossero confermate, la proiezione di voti e preferenze potrebbe creare un cambiamento nella composizione degli eletti e ciò manderebbe qualcuno a casa e, nel caso del deputato Longo, non avrebbe nemmeno il problema di spostarsi da casa.

Per tutte queste ragioni chiedo a tutti gli italiani che hanno votato e creduto in questi rappresentanti e, in particolare, in Longo, di reclamare a livello istituzionale di poter avere persone serie e responsabili e che il Covid-19 non permetta che ciò continui.

Salvatore Finocchiaro risiede a Rosário, Argentina, è presidente USEF – ‘Unione Siciliana emigrate famiglie’ a Rosario e coordinatore per l’America Latina dell’USEF.

(Traduzione automatica AIUTA con revisione di Claudio Piacentini – Roma)