Natitaliani, l’associazione che si propone di lottare per i diritti degli italo-discendenti, tiene la sua prima riunione virtuale

Con una riunione virtuale, è stato dato oggi il via alla creazione di Natitaliani (nati italiani), un’associazione che intende difendere le cause degli italo-discendenti di tutto il mondo, specialmente latino-americani e brasiliani, ultimamente sotto il fuoco incrociato dei media e della politica italiane riguardo alla trasmissione della cittadinanza per diritto di sangue (iure sanguinis).

La riunione si è svolta attraverso la piattaforma Zoom e ha visto la partecipazione di circa 150 dei 365 membri iscritti dal 7 novembre. È stata presieduta dal sociologo e genealogista Daniel Taddone, uno dei quattro rappresentanti del Brasile nel CGIE – Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Idea originaria dell’avvocata italo-brasiliana Claudia Antonini, ha preso slancio con l’inclusione della proposta di una tassa di 600 euro per ogni richiedente della cittadinanza italiana per via giudiziaria, inserita nella proposta di bilancio del governo italiano attualmente in discussione in Parlamento.

PATROCINANDO SUA LEITURA

Dato l’alto numero di partecipanti, durante l’incontro virtuale sono intervenuti solo alcuni dei soci fondatori, tra cui lo stesso Taddone, Antonini, Maristella Urbini, Francesca Barbanti, Silvia Contestabile, Andrea De Marchi, Daniela Mariani, Monica Restanio, Giovanni Bonato, Riccardo De Simone, Giovanni Caride, Marco Mellone e la comunicatrice Francesca Liani, che ha presentato un “piano strategico di comunicazione” da sviluppare con risorse provenienti dalle donazioni dei soci.

A logomarca da nova entidade em formação para representar ítalo-descendentes. (Reprodução)

Secondo quanto comunicato durante l’evento, il tesoriere della nuova associazione, il cui lancio ufficiale dovrebbe avvenire il prossimo gennaio, sarà l’avvocato Andrea De Marchi. Le vice-presidenti saranno Claudia Antonini, Maristella Urbini e Francesca Barbanti. L’attività principale e urgente della nuova entità sarà “influenzare l’opinione pubblica italiana, contrastando notizie false e tendenziose” che spesso emergono nei media italiani sugli italo-discendenti, come ha spiegato Taddone aprendo l’incontro.

Il presidente Taddone ha inoltre sottolineato che Natitaliani è un’associazione “democratica, senza colore politico né ideologico”, in cui “chiunque voglia partecipare può iscriversi”. La raccolta fondi tra i soci sarà fondamentale, sia per il pagamento dei servizi permanenti di comunicazione, sia per il sostegno agli avvocati che agiranno, a nome dell’associazione, come amicus curiae nel processo che contesta l’incostituzionalità della Legge sulla Cittadinanza, sollevata dal Tribunale di Bologna presso la Corte Costituzionale italiana.