O ator, diretor, dramaturgo, cenógrafo e artista plástico Roberto Innocente. (Foto Desiderio Peron / Arquivo Insieme)

“L’anno che verrà” é il titolo di una bella canzone del compianto Lucio Dalla del 1978. Prendo inspirazione da questa canzone per una lettera agli amici italiani. “Cari amici, vi scrivo, così mi distraggo un po’ … ”Stare chiuso in casa da nove mesi ha bisogno di qualche distrazione. Tra poco arriverà il nuovo anno, il 2021.


Dovrebbe essere l’anno di Dante Alighieri, 700 anni dalla morte, personaggio più che mai illustre e rappresentativo di noi italiani, ma anche l’anno che segnerà i 30 anni della scomparsa di Renato Rascel, grande attore italiano un po’ dimenticato; e i 120 anni della nascita de Vittorio de Sica, indimenticabile maestro del cinema neorealista.

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E anche i 100 anni della nascita di Giuseppe di Stefano, grande cantante lirico, e per parlare di musica, i 280 anni della morte di Antonio Vivaldi e i 100 anni della scomparsa di Enrico Caruso, quello ricordato in un’atra bella canzone di Dalla. E potremmo continuare per pagine e pagine ricordando i grandi italiani, come Carlo Porta, il poeta dialettale milanese morto 200 anni fa, Leonardo Sciascia a 100 anni dalla nascita, cosí come Mario Rigoni Stern.

E non parliamo solo di scrittori o cantanti o musicisti. 100 anni fa nasceva Gianni Agnelli, simbolo dell’imprenditorismo industriale italiano e nello stesso anno nasceva Giorgio Strehler vate del teatro moderno. E 140 anni fa nasceva il Papa Buono, Giovanni XXIII e nello stesso anno Alcide de Gasperi, uno dei padri della repubblica Italiana che nel 2021, il 2 di giugno, compirà 75 anni.

Il 2021 dovrebbe essere l’anno in cui ricordare tante cose per noi italiani, ricordare che 570 anni fa nasceva Cristoforo Colombo, 100 anni fa Fred Buscaglione, e 200 anni fa Anita Garibaldi e tantissimi altri personaggi che hanno attraversato il mondo, non solo italiani, come, a ricordo di tutti gli altri, Coco Chanel scomparsa da 50 anni.

Dovrebbe essere l’anno in cui ricordare tante cose belle, importanti, illustri, che hanno fatto grande l’Italia e il mondo. E invece dovremo ricordarci dei 66537 italiani che hanno lasciato, loro malgrado, causa Covid19 il Bel Paese (dati Protezione Civile 16 dicembre) o peggio gli 1.623.064 che nel mondo intero non potranno più avere il piacere della memoria, di nessuna memoria.

L’anno che stà arrivando tra un anno passerà…. dice la canzone, ed é vero, il tempo passa inesorabilmente, che le cose vadano bene o che vadano male il tempo passa. Speriamo di poter ricordare il 2021 come l’anno in cui fu vinta la Pandemia di Covid19, l’anno in cui la solidarietà tra i popoli, tra le nazioni, tra le genti divenne più forte vincendo l’egoismo, l’interesse, l’emarginazione.

Sará bello, poi, nel 2071 ricordare questo momento come i 50 anni del nuovo Rinascimento, del mondo nuovo. Buon 2021 a tutti.