UN’ANALISI DEL CRESCENTE RAZZISMO ISTITUZIONALE IN ITALIA E LA PERSECUZIONE DEGLI ITALO-BRASILIANI
Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un preoccupante inasprimento delle dinamiche razziste e xenofobe, che hanno preso di mira in particolare le minoranze etniche e le comunità di origine straniera. Tra queste, un gruppo spesso ignorato ma oggi vittima di un’inquietante persecuzione sono gli italo- brasiliani — cittadini italiani di origine brasiliana. Questi ultimi si trovano a dover affrontare una crescente discriminazione alimentata non solo da pregiudizi sociali, ma anche da un attacco sistematico ai loro diritti, perpetrato dalle stesse istituzioni italiane. Le recenti azioni e dichiarazioni di esponenti del governo, del parlamento e della magistratura hanno rivelato un tentativo di minare i principi fondamentali della Costituzione Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, minacciando le conquiste democratiche e i diritti di cittadinanza di milioni di italiani nati all’estero.
La Storia degli Italo-Brasiliani e il Loro Ruolo nella Società Italiana
Gli italo-brasiliani sono il frutto di una lunga e significativa storia di emigrazione che lega l’Italia al Brasile. A partire dal XIX secolo, milioni di italiani hanno lasciato il proprio paese alla ricerca di un futuro migliore e si sono stabiliti in Brasile, contribuendo in maniera determinante alla crescita economica, culturale e sociale di quest’ultimo. Oggi, questa comunità, che comprende milioni di cittadini italiani nati in Brasile, rappresenta una parte sostanziale della società italiana all’estero e ha da sempre avuto un ruolo rilevante nei legami tra i due paesi.
Nonostante questo, gli italo-brasiliani sono spesso vittime di discriminazione e marginalizzazione in Italia. La loro identità, ibrida e segnata dalla doppia appartenenza, viene percepita come una minaccia all’”italianità” pura, soprattutto in un contesto politico e sociale in cui il dibattito sull’immigrazione e sulla cittadinanza è diventato sempre più polarizzato. Tuttavia, la persecuzione nei confronti degli italo-brasiliani ha assunto negli ultimi anni una piega ancora più pericolosa, estendendosi dalle manifestazioni sociali a un attacco istituzionale, che non si limita ai pregiudizi ma coinvolge anche il diritto alla cittadinanza e alla piena integrazione.
L’Attacco Istituzionale ai Diritti degli Italo-Brasiliani
Il Potere Esecutivo: Politiche Restrittive e Minaccia alla Cittadinanza
Il governo italiano degli ultimi anni ha adottato politiche sempre più restrittive nei confronti delle minoranze e delle comunità di origine straniera, inclusi gli italo-brasiliani. Le politiche migratorie, sostenute da alcuni esponenti del governo, hanno alimentato una retorica anti-immigrazione che minaccia non solo i diritti degli immigrati, ma anche quelli dei cittadini italiani con radici straniere. Tra le modifiche più preoccupanti ci sono le proposte di riforma della legge sulla cittadinanza, che rischiano di rendere più difficile o addirittura di escludere i discendenti di italiani nati all’estero dal godimento del diritto di cittadinanza.
In particolare, le riforme in discussione al parlamento italiano mirano a restringere il principio del iure sanguinis, che è alla base della cittadinanza italiana, e a creare una divisione tra cittadini “puri” e cittadini con origini straniere. Questo tipo di intervento legislativo nega la storicità e l’importanza del legame che unisce molti italiani di origine brasiliana all’Italia, ignorando la realtà della loro identità e delle loro radici.
Il Potere Legislativo: Leggi Discriminatorie e Manipolazione della Costituzione
L’attacco più evidente ai diritti degli italo-brasiliani è emerso in ambito legislativo, dove sono state avanzate proposte di legge che mettono in discussione i fondamenti stessi della Costituzione italiana. In particolare, si sta cercando di riformare la legge sulla cittadinanza per escludere i discendenti di italiani nati all’estero, un atto che contrasta con il principio della “nazione di diritto” sancito dalla Costituzione del 1948. Tale principio garantisce parità di diritti a tutti i cittadini, senza discriminazioni basate su razza, origine o religione.
A queste proposte si aggiunge l’introduzione, all’interno della Legge di Bilancio 2025, di una tassa di 600 euro per il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis in via giudiziale, che costituisce un ulteriore ostacolo economico per le persone di origine italiana, creando una disuguaglianza nell’accesso ai diritti civili e alla giustizia.
Tali iniziative sono accompagnate da una retorica populista che dipinge gli italo- brasiliani e altre comunità di origine straniera come una minaccia per la sicurezza, l’economia, la democrazia e la cultura italiane, senza alcuna base razionale. Questi sviluppi legislativi rischiano di sancire una vera e propria esclusione di interi gruppi di cittadini, minando le fondamenta democratiche della nostra società.
Il Potere Giudiziario: Sentenze Che Violano i Diritti Umani, l’ordinamento giuridico italiano e la Costituzione
Anche la magistratura, purtroppo, sta cominciando a legittimare discriminazioni che mettono in discussione i diritti degli italo-brasiliani, o meglio, degli italiani nati in Brasile. La recente e controversa sentenza di Bologna ha avuto un impatto negativo sui diritti dela mostra comunità, in quanto si è basata su un’interpretazione giuridica che discrimina sulla base dell’origine étnica o luogo di nascita. Questa sentenza, in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, costituisce una grave violazione dei diritti umani, in particolare per coloro che appartengono a una comunità che ha dato un contributo significativo alla crescita culturale e sociale dell’Italia. È probabile che venga annullata o rifiutata dalla Corte Costituzionale, che tutelerà i diritti fondamentali sanciti dalla nostra carta costituzionale.
Le Conseguenze della Xenofobia Istituzionale
L’attacco istituzionale ai diritti degli italo-brasiliani non solo danneggia la loro vita quotidiana, ma mette a rischio anche la coesione sociale dell’Italia. Escludere legittimamente questi cittadini significa alimentare un clima di divisione e rancore, che rappresenta una minaccia per l’intero paese. L’Italia, che ha sempre esaltato la sua capacità di accogliere e integrare persone di origini diverse, rischia di veder erosi i suoi valori fondamentali se non si fermano le politiche di esclusione e la retorica d’odio che le sostengono. I cittadini italiani nati in Brasile sono una risorsa umana preziosa per l’Italia, non solo per il loro contributo economico, ma anche per il valore morale e la passione che portano nel nostro paese.
La Necessità di Difendere i Diritti Umani e la Costituzione
Per contrastare questa tendenza, è essenziale che la società italiana e le sue istituzioni, principalmente na notizia stampa si impegnino a difendere la Costituzione e i principi fondamentali della Repubblica. Le modifiche legislative che minacciano i diritti degli italo-brasiliani e di altre minoranze etniche devono essere fermate. È cruciale che le politiche pubbliche siano orientate all’inclusione e non all’esclusione, promuovendo una visione di cittadinanza aperta, che riconosca la ricchezza culturale e sociale che le diverse comunità apportano al nostro paese.
Il rispetto dei diritti umani deve rimanere un valore centrale della società italiana e non può essere sacrificato per una visione ristretta e esclusiva della cittadinanza. Le istituzioni italiane devono riconoscere gli italo-brasiliani come parte integrante della nostra società e tutelare i loro diritti senza alcuna discriminazione.
Conclusione
Le modifiche legislative e le decisioni del governo mirate a escludere gli italo- brasiliani dai diritti fondamentali e le politiche che cercano di ostacolare l’accesso alla giustizia sono attacchi ingiustificati alla loro dignità, e rappresentano una minaccia per la democrazia e i valori che l’Italia ha costruito nel corso degli anni. La lotta per la protezione dei diritti degli italo-brasiliani è, in ultima analisi, una lotta per il rispetto dei diritti umani di tutti i cittadini italiani. Difendere la loro identità e i loro diritti significa difendere l’Italia stessa, la sua democrazia e il suo futuro come nazione inclusiva e rispettosa delle diversità.
- Luiz Scarpelli è Avvocato del Foro di Firenze