Cento giorni successivi alla scoperta dei primi contagio e quasi 60 dopo la decretazione della quarantena, l’Italia e gli italiani entrano questo lunedì (04/05) nella Fase-2 della pandemia del Coronavirus. È la fase della cosiddetta “convivenza con il virus”, con il giro parziale al lavoro di un pubblico calcolato in quattro milioni di persone, il funzionamento anche controllato del sistema di trasporto pubblico, la ripresa dell’attività in molte fabbriche e imprese e, in generale, la ripresa lenta e graduale della vita nella Penisola, il cui totale sta per arrivare alle 30 mille vittime fatali.
Nulla, comunque, sarà come prima.

“Sono sincero – dice Claudio Piacentini, traduttore della Rivista Insieme, nella 11ª intervista sulla pandemia – sono molto curioso. Curioso di sapere cosa accadrà la prossima settimana. Perché è una bellissima novità, ma è un’enorme incognita. Incognita perché le cose non funzioneranno come prima e tutti devono abituarsi a questo nuovo tipo di attività.
Vediamo che cosa accadrà”.

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“Bene a Dio i numeri della pandemia stanno migliorando giorno dopo giorno” – osserva Piacentini, e con ciò la vita inizia a tornare al “normale”, ma ancora in un modo “un poco confuso” e accompagnato da “un po’ di preoccupazione” visto che significa anche l’apertura di uno spazio affinché la virosi possa tornare ad attaccare. Per questo motivo le persone “non torneranno come prima” e allora “dobbiamo trovare un nuovo equilibrio”. E, come dice, “solo per trovare questo nuovo equilibrio ci vorranno settimane”.

A quelli che parlano di migliorare, Piacentini domanda: “Ma migliorare come? Secondo me questa è una grande incognita”, anche con il problema economico che sta affrontando, i cui sdoppii sono ancora inimmaginabili in tutta la loro portata.

Sostiene, per esempio, con il settore del turismo, che forse inizierà a tornare alla normalità tra tre mesi, parlando in termini di turismo interno; il turismo europeo ed internazionale forse ci vorrà più tempo, sei mesi o più; mentre il turismo intercontinentale può richiedere 15 o più mesi.

“E poi dobbiamo pensare che il turismo non sia solo una visita a luoghi e monumenti, ma coinvolge ristoranti, trasporti, hotel, insomma, un gran numero di attività che stanno venendo gravemente colpite fin dall’inizio della pandemia.

Conferma quello che dice Claudio Piacentini nel video-intervista in cui gioca un po’ quando si chiede come se ne va per la strada questo lunedì dopo 56 giorni di totale isolamento nella sua casa di Varazze, in Liguria, senza poter andare nell’altra residenza che mantiene a Roma, insieme al suo “Cacao Bed and Breakfast”, anche completamente paralizzato.