JUNDIAI – SP – Gli etruschi, un popolo incantevole, la loro lingua ora non è più un mistero! Alcuni anni fa ho avuto l’opportunità di conoscere il bravissimo professor Massimo Pittau, padre del dizionario della Lingua Etrusca. Il Dizionario della Lingua Etrusca (sigla DEtr) è in assoluto il primo e fino ad ora l’unico vocabolario generale che sia stato pubblicato sulla lingua etrusca. La sua composizione ha richiesto all’Autore un lavoro che è durato più di 25 anni.
Esso contiene circa 8.500 vocaboli, cioè tutti quelli che sono stati rinvenuti in iscrizioni di vario genere fino al presente ed esattamente fino all’anno 2004/2005. Di ciascuno di questi vocaboli nel DEtr sono presentati tutti i dati che sono stati fino ad ora acquisiti dalla scienza linguistica, la quale opera sulla lingua etrusca da oltre 150 anni. L’Autore si lusinga di avere raccolto e presentato tutte le scoperte fatte dai numerosi linguisti precedenti e anche quelle – non poche – fatte da lui personalmente.
Ovviamente molte cose della lingua etrusca risultano non ancora chiarite, tanto è vero che il DEtr per non pochi vocaboli riporta la dicitura “vocabolo di significato ignoto”.
Nel DEtr risultano tradotte circa 1.600 iscrizioni etrusche, fra le quali quelle più lunghe, cioè «La scritta dell’Arringatore», «La scritta di San Manno di Perugia», «L’elogio funebre di Laris Pulenas», «L’epitafio di Lartia Cilnia», «Le lamine auree di Pirgi», «Il Cippo di Perugia» e la «Tabula Cortonensis». Della «Tabula Capuana» e del «Liber linteus della Mummia di Zagabria» figurano tutti i singoli vocaboli, assieme con la traduzione di qualche frase relativa ad un determinato vocabolo.
Dtt. Massimo Pittau è Professore ordinario nella Facoltà di Lettere e già Preside di quella di Magistero dell’Università di Sassari, è nato a Nùoro nel 1921, dove ha seguito tutti gli studi elementari e medi. Iscrittosi all’Università di Torino, sotto la guida di Matteo Bartoli si è laureato in Lettere con una tesi su «Il Dialetto di Nùoro»; si è dopo iscritto all’Università di Cagliari, dove si è laureato in Filosofia con una tesi su «Il valore educativo delle lingue classiche». Nell’anno accademico 1948/49, nella Facoltà di Lettere di Firenze, ha seguito come perfezionamento corsi di Carlo Battisti, Giacomo Devoto e Bruno Migliorini.
Nel 1959 ha conseguito la libera docenza e nel 1971 la cattedra in Linguistica Sarda nell’Università di Sassari. Contemporaneamente ha tenuto a lungo l’incarico di Glottologia oppure quello di Linguistica Generale.È autore di oltre 40 libri e di più di 300 studi relativi a questioni di linguistica, filologia, filosofia del linguaggio. Per le sue pubblicazioni ha ottenuto nel 1972 un “Premio della Cultura” dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e nel 1995 il premio del Gruppo Internazionale di Pisa per la sezione “Letterati del nostro tempo” per la sua opera Poesia e letteratura – Breviario di poetica (Brescia 1993). Ha inoltre ottenuto due segnalazioni in altrettanti premi nazionali per opere di filosofia del linguaggio ed altre due nel “Premio Grazia Deledda” per la saggistica. Nell’ambito del “Premio Ozieri” per la letteratura in lingua sarda gli è stato assegnato il premio per la Cultura per l’anno 1995. Infine gli è stato assegnato il «Premio Sardegna 1997» di Sassari per la sezione «Linguistica», nonché un diploma di benemerenza nel “1° Festival della letteratura sarda”, Bono, agosto del 2004.
È da 35 anni socio effettivo della «Società Italiana di Glottologia» e da 25 anni del «Sodalizio Glottologico Milanese». http://www.pittau.it/Etrusco/etrusco.html
buona lettura!
un saluto Fátima Cipolletta