"Il grande taglio": detalhe da capa da edição número 247 da revista Insieme. (Reprodução)

È prevista per il prossimo settembre la realizzazione del referendum popolare confermativo sul taglio di circa un terzo degli scranni del Parlamento Italiano. La consultazione si terrà il 20 e 21 in Italia ed anche gli italiani residenti all’estero potranno votare per corrispondenza, benché fino ad oggi non siano stati divulgati date e termini.

La data è stata stabilita con un decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pubblicato nella “Gazzetta Ufficiale” dello scorso 18 luglio. Inizialmente il referendum era stato fissato per la fine di marzo, ma era stato rimandato in funzione della pandemia del Coronavirus.

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La consultazione popolare ha a che vedere con la modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione, approvata dal Parlamento, per la riduzione da 630 scranni della Camera dei Deputati a 400 e da 315 scranni del Senato a 200. Nel caso della rappresentanza degli italiani all’estero, il numero degli scranni diminuirebbe da 18 a 12, distribuiti tra 8 deputati e 4 senatori.

Per l’esercizio del voto degli italiani all’estero iscritti all’Aire (servizio elettorale), il Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Maeci – informa che essi devono verificare se si trovano in una situazione regolare presso i consolati, in particolare sulla questione dell’indirizzo al quale verrà inviata la busta contenente il materiale elettorale.

Si può anche votare in Italia, a condizione che entro il prossimo 28 luglio ne sia data comunicazione al consolato della giurisdizione, con un proprio modello. Non c’è nessun tipo di contributo o rimborso spese, solo una riduzione dei prezzi all’interno dello stesso territorio italiano previsto in legge. Secondo una nota del Maeci, i consolati forniranno più informazioni sul voto degli italiani residenti all’estero.

(Traduzione AIUTA con supervisione di Claudio Piacentini)