u CURITIBA – PR – Com um lacônico comunicado dirigido às “autoridades competentes”, o presidente do Comites – Comitê dos Italianos no Exterior do Recife, Salvador Scalia, passou a “presidência de turno” do Intercomites a seu colega Franco Perrotta, que é presidente do Comites do Rio de Janeiro. O Intercomites é o órgão que congrega e coordena os cinco Comites que operam no Brasil e a presidência do órgão é exercida de forma automática, através de um sistema de rodízio, cabendo a cada turno um mandato de 9 meses.
“Desejo a Franco Perrotta um bom trabalho”, escreveu Scalia, ao anunciar que seu colega “assume o seu turno na presidência do Intercomites, seguindo o critério de rotação acordado entre os vários presidentes de Comites”. Durante seu mandato, Scalia – entre outras ações inovativas – tentou mudar o critério de eleição do presidente do Intercomites, para “dar-lhe mais legitimidade e representação”, mas foi voto vencido. Também foi durante o mandato de Scalia que o órgão assumiu posições mais objetivas e incisivas em relação ao grave problema das “filas da cidadania” diante dos consulados italianos que operam no Brasil. A própria “força-tarefa”, ou “task force”, criada para resolver o problema, foi objeto de suas críticas, ao cunhar o termo “lazy force” para descrever o descontentamento de milhares de candidatos ao reconhecimento da cidadania italiana por direito de sangue que há anos.
Abaixo transcrevemos o texto divulgado pela agência Inform sobre a última reunião do órgão, realizada em Brasília:


u BRASILIA – Si è svolta a Brasilia la riunione dell’Intercomites del Brasile. Durante la riunione sono stati toccati variegati argomenti come ad esempio l’individuazione dell’effettivo numero delle cittadinanze riconosciute dai consolati, su questo punto stanno lavorando specifiche task force, e il previsto avvicendamento al vertice delle stesso Intercomites. Nel corso dell’incontro Salvador Scalia l’attuale presidente dell’Intercomites e presidente del Comites di Recife, ha sottolineato come il sistema dell’affidamento a rotazione della presidenza, pur con le sue connotazioni democratiche, non dia adeguata incisività all’azione dell’Intercomites, anche rispetto ai contati con l’ambasciata. Per Scalia sarebbe quindi più opportuna un’elezione, con cadenza biennale, del presidente dell’Intercomites. Dopo una breve discussione i convenuti hanno ribadito la necessità di procedere con il normale avvicendamento di vertice che prevede il passaggio delle consegne da parte di Scalia, a partire dal prossimo 1° novembre, a Franco Perrotta, presidente del Comites di Rio de Janeiro.       
Scalia ha inoltre sottolineato come, fino alla creazione della task force, l’Intercomites non sia stato capace di esercitare adeguate forme di pressione sull’Ambasciata per quanto riguarda la questione della cittadinanza. Su questo punto è intervenuta anche Rita Blasioli, presidente del Comites San Paolo, che ha ricordato come il fatto di non aver ottenuto i risultati sperati sulla cittadinanza non voglia dire che non siano state portate avanti dall’Intercomites le dovute richieste o che sia venuto meno l’impegno su questo tema.
Scalia ha anche evidenziato la necessità di un contatto più diretto fra Intercomites ed Ambasciata e si è soffermato sulla situazione dell’assistenza sanitaria per i nostri connazionali, ricordando come purtroppo al momento la polizza assicurativa generale non sia applicata in tutto il Brasile, ma solo a Rio de Janeiro e Porto Alegre. Dal canto suo Franco Perrotta ha sollevato il problema dei fondi per gli  enti gestori che diffondono la lingua e cultura italiana e che a Rio  sono in buona parte falliti o non hanno i soldi per pagare gli stipendi agli insegnanti. I presidenti dei Comites hanno infine deciso di sollecitare sia la partecipazione dell’Intercomites a tutte le riunioni di coordinamento in programma fra l’Ambasciata Italiana ed i locali rappresentanti del Cgie, il prossimo incontro dovrebbe tenersi il 18 o il 19 novembre, sia un colloquio con il consigliere Pier Mario Daccò dell’Ambasciata di Brasilia, volto a discutere i problemi pratici dei vari consolati per quanto riguarda la ricostituzione della doppia cittadinanza italiana. Un incontro tecnico che potrebbe essere svolto in occasione della riunione di Coordinamento fra la nostra Ambasciata e il Cgie. (Inform)
 

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