Terzo dichiarante: Dopo proteste e richieste, i consolati fanno marcia indietro su indicazione ministeriale

“Per indicazione del Ministero degli Affari Esteri, “riprenderanno ad accogliere gli attestati di nascita anche quando consegnati da terze persone, così come sempre avvenuto in passato”, ha annunciato poco fa il deputato Fabio Porta (PD) in un comunicato stampa.

Il comunicato del parlamentare conferma informazioni già disponibili da alcuni giorni, secondo cui alcuni consolati hanno iniziato ad accettare richieste che in precedenza venivano respinte perché contenevano certificati di nascita in cui i dichiaranti non erano i genitori.

PATROCINANDO SUA LEITURA

Tale rifiuto ha suscitato proteste da parte degli interessati davanti al Consolato Generale d’Italia a San Paolo, con la presenza anche di avvocati (Giovanni Bonato ed altri) e di Daniel Taddone, uno dei rappresentanti del Brasile nel CGIE – ‘Consiglio Generale degli Italiani all’Estero’. Successivamente, il deputato Fabio Porta ha presentato un’interpellanza parlamentare appellandosi al buon senso, poiché fino ad allora tali dichiarazioni erano state accettate.

Nell’Assemblea Continentale del CGIE per l’America Latina, tenutasi a ottobre a Buenos Aires, Taddone ha presentato un ordine del giorno, chiedendo alla DGIT-MAECI “chiarimenti sulla questione del ‘terzo dichiarante’ (quando il registrante della nascita è una terza persona ‘non autorizzata’ dal Codice Civile italiano, ma conforme alle leggi locali) nei processi di riconoscimento della cittadinanza italiana nelle sedi consolari in Brasile, nonché una verifica se tale norma venga applicata anche in altri paesi.”

Nel comunicato odierno, Porta osserva che il cambiamento di orientamento del governo italiano rappresenta “un piccolo ma significativo segnale di attenzione verso la nostra collettività e i diritti degli italo-discendenti, dopo le ultime misure non proprio soddisfacenti con riferimento alla cittadinanza degli italiani nati all’estero”.

Secondo il deputato, questo è “un risultato del lavoro parlamentare che spero possa preludere ad altre risposte positive alle numerose richieste da me avanzate negli ultimi mesi”. Nella nota, Porta sottolinea inoltre che il cambiamento avviene “in risposta a diverse richieste e, in particolare, a un’interpellanza parlamentare di mia iniziativa presentata lo scorso novembre”.

YouTube player