“Chiedo di cuore che Lei riconsideri ed escluda l’articolo 106 dalla Legge Finanziaria del 2025 e che il governo e il Parlamento conservatore respingano il progetto di Legge 2080, che introduce un ius soli al contrario, negando il diritto a coloro che sono nati fuori dall’Italia”, ha scritto il deputato Eduardo Bolsonaro (PL) alla Presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia, Giorgia Meloni, nella prima dichiarazione di un esponente politico brasiliano sul vivace dibattito che attraversa l’Italia riguardo alla discendenza italiana per diritto di sangue.
Il parlamentare italo-brasiliano scrive inoltre che, sia la tassa proposta di 600 euro che il disegno di legge in discussione al Parlamento, se approvati, rappresenterebbero “un colpo all’eredità culturale e al legame familiare che abbiamo con l’Italia”.
Dal lato materno di suo padre, Jair Messias Bolsonaro, Eduardo è bisnipote di italiani provenienti da Lucca e trisnipote di Vittorio Bolzonaro, secondo le ricerche del genealogista Daniel Taddone.
“Non dovrebbero esistere barriere tra noi e il diritto di essere riconosciuti come italiani”, aggiunge il deputato, che inizia la sua lettera a Meloni ricordando di essere stato informato dei fatti dall’ex deputato Luis Roberto Lorenzato. Sui social, dove ha pubblicato una copia della lettera di Eduardo Bolsonaro, Lorenzato ha definito l’iniziativa come un “sostegno di peso”.
La lettera è redatta in italiano e in portoghese e la pubblichiamo integralmente qui di seguito:
“Brasília, 05 dicembre 2024.
Eccellentissima Presidente del Consiglio Giorgia Meloni,
Con grande apprensione e tristezza, ho appreso, tramite l’On. Luís Roberto Lorenzato e ampiamente riportato dalla stampa, che l’articolo 106 della Legge Finanziaria del 2025 è in fase di approvazione al Parlamento italiano. Questo articolo prevede l’imposizione di una tassa di 600 euro per ogni persona che, in cerca di giustizia, ricorre alla magistratura per un diritto negato dai consolati.
Riteniamo che l’introduzione di una tassa come questa significhi ferire profondamente coloro che, per diritto di sangue, desiderano ardentemente rimanere cittadini italiani. Non esiste un legame più profondo di quello che ci spinge a cercare la nostra identità e le radici che ci uniscono al popolo italiano.
Sembra che questa tassa sia stata proposta per rendere più difficile e ostacolare l’accesso alla giustizia, ignorando le difficoltà dei servizi consolari e il diritto che ci spetta. Noi, discendenti, non “scegliamo” di essere italiani; semplicemente nasciamo italiani.
La Suprema Corte di Cassazione – Sezioni Unite – con le sentenze n. 25317 e n. 25318, entrambe pubblicate il 24 agosto 2022, ha stabilito che la cittadinanza per nascita è acquisita come titolo originario di iure sanguinis. La condizione di cittadino, una volta acquisita, è permanente e imprescrittibile.
Non dovrebbero esistere barriere tra noi e il diritto di essere riconosciuti come tali. Un altro colpo che ci causa profondo dolore è la proposta della Legge 2080, dell’On. Antonio Tajani, del partito Forza Italia, che mira a rompere la nostra italianità, limitando la trasmissione della cittadinanza italiana soltanto fino alla generazione dei bisnipoti. Come è possibile che un partito di centro-destra, che dovrebbe proteggere le proprie radici, desideri erigere un muro tra l’Italia e i suoi figli nel mondo?
L’Italia è la terra della civiltà, del diritto e della cultura, che risuona in tutto il mondo. Siamo tutti frutto di questo legame. Così come Lei è bisnipote di Rafaele Meloni, nato nel 1854, il primo della famiglia Meloni a ottenere la cittadinanza italiana tramite ius sanguinis, e Sua figlia Ginevra è trisnipote dello stesso antenato, anche noi siamo italiani per lo stesso diritto di sangue e grado di discendenza.
Pertanto, Le chiedo di cuore di riconsiderare e escludere l’articolo 106 della Legge Finanziaria del 2025 e che il governo e il Parlamento conservatore respingano il progetto di Legge 2080, che introduce uno “ius soli” al contrario, negando il diritto a coloro che sono nati fuori dall’Italia. Questo sarebbe un colpo all’eredità culturale e al legame familiare che ci unisce all’Italia.
Eccellentissima Presidente del Consiglio, noi non siamo un peso per l’Italia; siamo una forza, un’eredità viva. Questo governo conservatore ha l’opportunità di fare più che incentivare il turismo delle radici, che lo scorso anno ha portato in Italia 121 miliardi di euro. L’Italia ha l’opportunità di abbracciare i suoi figli e figlie di sangue.
Siamo milioni di cuori che battono all’unisono per questa patria, pronti a investire in Italia e a contribuire a contrastare la crisi demografica che oggi affligge il Paese.
Siamo i Suoi fratelli di sangue, Fratelli d’Italia, figli d’Italia. Con tutta l’anima, Le chiediamo di essere visti, riconosciuti e accolti.
Con profonda stima e ammirazione,
Eduardo Bolsonaro
Deputato Federale
Segretario per le Relazioni Internazionali del PL
PARTITO LIBERALE”