O cônsul geral Felippo La Rosa. (captura de tela)

Partecipando ad una videoconferenza promossa dall’Agenzia Nazionale del Turismo d’Italia (Enit), che ha riunito oltre 20 giornalisti brasiliani nella serata di venerdì 10 luglio, il console italiano a San Paolo, Filippo La Rosa, ha diffuso l’idea di un turismo “slow” per chi volesse viaggiare per il “Bel Paese”, in questi tempi di nuova normalità.

 Per La Rosa questa tendenza è in corso e può essere verificata nel turismo interno. “Gli italiani che viaggiano in Italia stanno scoprendo un paese che non conoscevano”, ha commentato La Rosa.  Prendendo in prestito il linguaggio colloquiale dei brasiliani, il console ha spiegato che gli italiani stanno, realmente, “curtindo” (approfittando. ndt) il turismo in versione “slow”. “Si tratta di guardare con attenzione le vie e le strade e scoprire un mondo al quale prima non facevamo attenzione. Conoscere un’Italia diversa da quella di Roma, Milano, Firenze e Napoli”.

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In questo turismo rallentato, il console italiano ricorda che l’Italia offre l’opportunità di molti percorsi alternativi.  “Dico alternativi riferendomi all’Italia, visto che in altri paesi queste rotte sarebbero considerate come le mete più importanti”, ha detto La Rosa.

 Come esempio di destinazioni non poco richieste dal turista internazionale, il console italiano ha citato la Via Francigena, un magnifico itinerario che attraversa molti territori italiani, come Lazio e Piemonte, e persino paesi vicini, Francia e Svizzera. Sono paesini dimenticati, sapori autentici, paesaggi incantati da attraversare lentamente, a piedi, in bicicletta o anche in auto.

La videoconferenza faceva parte di una serie di incontri on-line promossi dall’ufficio dell’Enit a San Paolo, coordinato da Fernanda Morici. L’invito dell’Enit ai giornalisti ed al console La Rosa ha incluso una pizza consegnata nella casa di ogni partecipante insieme ad un libro pubblicato dall’Agenzia sulle meraviglie dell’Italia. È stata la seconda conferenza di questo tipo. “Il 10 giugno si festeggia il Giorno della Pizza. Non c’è quindi niente di meglio che organizzare questo incontro al sapore di uno dei piatti più caratteristici della gastronomia italiana”, afferma Fernanda.

(Traduzione AIUTA con supervisione di Claudio Piacentini – Roma)