Il capillario sistema finanziario con il DNA Italia soffre un’importante perdita in Brasile. Dopo aver operato nel paese per oltre 50 anni, UniCredit, la più grande banca italiana, chiude i suoi uffici di rappresentanza nell’Avenida Paulista, a San Paolo. La banca non ha diffuso nessun comunicato ufficiale sull’argomento, ma Insieme ha appurato che la chiusura delle attività non ha nulla a che vedere con l’aggravarsi dell’emergenza Covid 19 in Brasile, visto che la decisione era stata presa all’inizio di marzo di questo anno.
A San Paolo, la rappresentanza dell’UniCredit contava con l’appoggio della struttura della banca con sede a New York dirigendo operazioni di credito per imprese italiane con affari in Brasile.
Con la chiusura dello studio dell’Avenida Paulista, anche l’UniCredit sparisce dalla mappa sudamericana, visto che non ci sono altre attività della banca nel continente. Verso la fine del 2019 la banca, la cui sede centrale è in un imponente edificio a Milano, aveva già annunciato un nuovo piano valido fino al 2023, prevedendo la riduzione di 8.000 posti di lavoro (-12%) e la chiusura di 500 agenzie (-17%).
In Italia, in questo momento di ripresa dell’attività economica, l’Uncredit sta collaborando con i governi delle Regioni nell’offerta di linee di credito per piccole e medie imprese. Nella Regione Puglia, ad esempio, questa disponibilità ha superato i 33 milioni di Euro (R$ 198 milioni).
(Traduzione automatica AIUTA com supervisão de Claudio Piacentini)