In questi ultimi giorni si stanno moltiplicando le sollecitazioni di persone che sono in quotidiano contatto con le nostre comunità (rappresentanti di istituzioni italiane, dirigenti sindacali e di patronato, esponenti di associazioni , etc.) volte a chiedere un intervento per far fronte alle drammatiche situazioni che si stanno verificando a seguito dei tagli e degli accantonamenti irrecuperabili operanti sulle risorse destinate agli italiani all’estero.

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Se i tagli sono bombe ad orologeria che produrranno i loro effetti solo tra alcuni mesi,

gli accantonamenti già incidono sulla carne viva dei nostri concittadini perché spesso riguardano impegni già presi.

Dall’assistenza, la cui necessità per i nostri connazionali non ho bisogno di ricordare, alle iniziative degli Istituti di Cultura, è tutto un susseguirsi di fatti compiuti che stanno mettendo gli operatori con le spalle al muro e i fruitori in una condizione di doloroso disagio.

E’ una vera emergenza, di fronte alla quale non si può tacere o, peggio ancora, restare inerti.

Il Governo e la maggioranza parlamentare non hanno voluto ascoltare le nostre osservazione e tener conto della nostra opposizione e queste sono le conseguenze.

 

Ritengo che tutti, soprattutto gli eletti all’estero, abbiano il dovere di cercare delle soluzioni.

Insieme dobbiamo rappresentare a chi ha il potere di decidere, l’insostenibilità di questa situazione, destinata ad aggravarsi nei prossimi mesi.

 

Con alcuni miei colleghi parlamentari, mi farò promotore di una iniziativa trasversale per affrontare questa emergenza e chiederò una urgente convocazione del Comitato per gli Italiani all’estero allo scopo di concordare le iniziative necessarie.

 

Roma, 3 ottobre 2008

 

Ufficio stampa On. Fabio Porta