u Tra attese, speranze e progetti: Senato e Camera convocati il 29 aprile per la prima seduta

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Finalmente, ci siamo quasi. Ieri la proclamazione degli eletti, discreta e senza sorprese da parte della Corte d’Appello. Nessuna novità di sorta, sostanziale conferma di quanto riportato dalle ricostruzioni non ufficiali ma ufficiose del Ministero degli Interni. Conferma dell’elenco, nonostante i ricorsi – non pochi, e comunque implicanti – avanzati. In realtà, anche nel 2006 la proclamazione era arrivata dopo una settimana. Quindi, niente di nuovo sotto il sole.

Oggi le testate specializzate hanno rilanciato l’ipotesi, accreditata dallo stesso protagonista in una telefonata con News ITALIA PRESS, di Mirko Tremaglia a Ministro per gli Italiani nel mondo. “Con il voto degli italiani residenti all’estero è stato ripristinato un diritto, ed è stata completata la democrazia. Ho cambiato due volte la Costituzione, e sono stato l’unico a farlo, creando la Circoscrizione Estero. Chiedo la ricostituzione del Ministero, che è stato cancellato da Prodi, e chiedo questo ruolo. Ne parlerò, ne ho parlato e continuerò a farlo” aveva detto.

La scelta di Mirko Tremaglia è obbligata dalla riconoscenza di aver fatto un lavoro improbo portando il paese ad accettare una realtà, la presenza italiana all’estero, attraverso l’approvazione della legge che istituiva la circoscrizione estero”, scrive oggi Massimo Federici su POLITICAMENTECORRETTO.

Il governo futuro del paese non terrà in alcuna considerazione gli italiani all’estero – continua Federici. “Né Berlusconi, né Bossi, hanno mai avuto troppe simpatie per loro. Cominciò proprio il futuro Presidente del Consiglio, allora Presidente del Consiglio, col dire che se non pagavano le tasse, non potevano pretendere di avere voce in capitolo in Italia. Ha continuato sulla stessa lunghezza d’onda la Lega Nord Padania dichiarando a gran voce che il voto all’estero andrebbe addirittura abolito. Paradossalmente gli italiani all’estero avrebbero potuto avere un qualche futuro con un governo di centrosinistra piuttosto che con il futuro governo guidato da Berlusconi. Così come stanno le cose non c’è proprio da stare allegri. Il futuro non è roseo e, per gli italiani all’estero, è nero. Anzi, questo è l’inizio della fine di questa storia voluta a tutti i costi da Mirko Tremaglia. Con la modifica della Costituzione Mirko Tremaglia ha dimostrato di essersi battuto strenuamente per le comunità all’estero”.

Tremaglia o meno, ministero o sottosegretariato, una cosa è certa. I 18 si stanno preparando. Sono pronti?

Il Senato della Repubblica è convocato martedì 29 aprile 2008 alle ore 10.30 per la prima seduta della XVI Legislatura.
All’ordine del giorno figurano: la costituzione dell’Ufficio di Presidenza provvisorio; la costituzione della Giunta provvisoria per la verifica dei poteri e la proclamazione dei senatori subentranti; l’elezione del Presidente.
In base a quanto disposto dall‘art. 2 del Regolamento di Palazzo Madama, “nella prima seduta dopo le elezioni il Senato è presieduto provvisoriamente dal più anziano di età“.

Nicola Di Girolamo entra per la prima volta al Senato della Repubblica, in rappresentanza del PDL, per la ripartizione Europa: Non vedo l’ora di iniziare il lavoro vero e proprio in Senato. Sono impaziente di mettermi al servizio dei tantissimi elettori che mi hanno votato in tutta Europa e sono certo di non deludere le loro aspettative”.

Mirella Giai, con 22.254 voti entra, anche lei per la prima volta al Senato della Repubblica, in rappresentanza di Movimento Associativo Italiani all’Estero, per la ripartizione America Meridionale. Alle precedenti elezioni del 2006 Mirella Giai, era stata candidata, sempre al Senato, con la lista L’Unione in quota a Democratici di Sinistra (DS) -al voto 2008 si è presentato il simbolo PD (Partito Democratico) nato dalla fusione di DS e Margherita, il quale PD ha aggregato nelle sue liste Italia dei Valori e Partito Radicale- ottenendo 19.560 voti. Per un soffio la Giai non era entrata in Senato nel 2006 -prima proclamata eletta e poi, a seguito di un riconteggio dei voti, uscita, con l’ingresso di Edoardo Pollastri, ne era seguito un ricorso che la Giunta per le elezioni del Senato ha respinto. Tanto è vero che non ha voluto rilasciare dichiarazioni prima della proclamazione ufficiale, questa volta.

La Giai è considerata un pezzo della sinistra italiana in America Latina: “Sono soddisfatta per l’andamento del MAIE che è andato bene. E’ un movimento politico importante per le attività svolte e per il lavoro che abbiamo fatto. In Italia invece la situazione è apparsa molto complicata”.

E sui suoi progetti: “Le mie priorità saranno relative agli italiani all’estero, ma anche il mio lavoro nel Senato italiano sarà importante. Il voto all’estero ha mostrato ancora di soffrire di notevoli problemi e quindi ci sarà la necessità durante la prossima legislatura di portare delle modifiche all’attuale legge elettorale”.

Claudio Micheloni, Senatore eletto nella ripartizione Europa, nel 2006, come membro della lista L’Unione, è riuscito a ripetere nuovamente tale risultato presentandosi con la lista del PD grazie ai 36.445 voti ottenuti. Non una “prima volta”, dunque, quella del 29 aprile.

Per quanto riguarda le priorità che intende promuovere nella futura agenda politica vi è sicuramente “la riforma della rete consolare”, ma soprattutto la ricostituzione “del Comitato per le questioni degli italiani all’estero, dove – ha affermato – cercherò di lavorare con lo stesso spirito di prima, cercando di mettere da parte le divisioni politiche a favore della risoluzione delle problematiche riguardanti i residenti al di fuori dei confini nazionali”. Micheloni ha pertanto sostenuto che nel prossimo Governo, se questo Comitato dovesse essere re insediato, cercherà “di adottare un atteggiamento di collaborazione con la maggioranza”.

Anche la Camera dei deputati è convocata martedì 29 aprile 2008 alle ore 10.00, per la prima seduta delle XVI legislatura.

All’ordine del giorno figurano: la costituzione dell’ Ufficio provvisorio di Presidenza; la costituzione della Giunta delle elezioni provvisoria e la proclamazione di deputati subentranti; l’elezione del Presidente.

In base a quanto disposto dal Regolamento, la prima seduta sarà presieduta dal più anziano per elezione tra i Vicepresidenti della Legislatura precedente che, in questa occasione, risulta essere il Vicepresidente Pierluigi Castagnetti.

Per Aldo Di Biagio, deputato del PdL per la Ripartizione Europa, è la “prima volta”. Come va, come la vive? “Con molta serenità. Mio intento è far bene il lavoro al servizio della comunità italiana di tutta Europa che mi ha eletto. Sono molto emozionato al pensiero di rappresentare i miei connazionali alla Camera dei Deputati. Un compito che intendo portare avanti al meglio. Spero di riuscire a dimostrare presto, e concretamente, di essere all’altezza della fiducia in me riposta”.

Per Antonio Razzi, invece, è un ritorno.in quota IDV – Italia dei Valori. “Positivo. Per noi del centrosinistra un po’ meno, certo – ride. “Hanno vinto, evidentemente, perché hanno lavorato bene. E speriamo che portino avanti il progetto per il bene della comunità”. Che faranno, i 18, collaboreranno? “Spero che sia così, ma c’è il rischio che ognuno tiri l’acqua al proprio mulino. Spero nella collaborazione, tra maggioranza e opposizione, con chi ricoprirà il ruolo per gli Italiani nel mondo, perché la comunità ne ha bisogno”. E’ pronto per il 29? “Assolutamente sì. Anche se l’attesa è un po’ come quella del primo giorno di scuola” conclude sorridendo.

Alla vigilia dell’insediamento del nuovo Parlamento, l’on. Franco Narducci, anch’egli rieletto, in quota PD per l’Europa, è in attesa di capire “l’atteggiamento del futuro governo nei confronti degli italiani all’estero per continuare ad affrontare quelle tematiche che interessano i nostri connazionali e che non è stato possibile risolvere data l’interruzione anticipata della legislatura“.

All’ordine del giorno dell’ agenda parlamentare – ha affermato Narducci – occorre però confermare alcune priorità che hanno costituto l’asse portante delle politiche messe in campo fino a poche settimane fa; vale a dire: le politiche per gli anziani all’estero e per la formazione oltre i confini nazionali anche attraverso una scola di qualità senza dimenticare le politiche per i giovani italiani all’estero anche in occasione della Conferenza mondiale dei giovani”.