u SAN PAOLO-SP – Individuati vari progetti di interesse specifico per il Brasile, sono stati accolti favorevolmente da varie regioni italiane che recentemente hanno inviato in  missione  Vincenzo Riommi della Regione Umbria,  Massimiliano Costa della Luguria,  Alessia Benizzi dell’Emilia- Romagna, Loredana Pistelli della Regione Marche,  Federico Gelli della Toscana, accompagnati anche dalla presidente della regione Piemonte Mercedes Bresso  con incarichi  autonomi.

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Nel 2004 è stato firmato l’accordo di cooperazione tra le quattro regioni e il governo federale  brasiliano, che ora entra in  esecuzione, per un percorso di collaborazione per l’implementazione di politiche di sviluppo integrato  articolato in quattro componenti: sviluppo economico locale, economia e cultura, politiche sociali e cooperativismo per ciascuno dei territori brasiliani prescelti che sappiano raccogliere le migliori opportunità di partenariato  attraverso studi di fattibilità già realizzati.

I territori scelti dal governo brasiliano sono: Entorno de Manaus e Alto Solimões(AM), Serra das Confusões (PI), São Carlos e Araraquara (SP), Bagé e Santa Maria (RS), Baixada Fluminense (RJ) e Serra da Mantiqueira, con interventi sull’assistenza alla costruzione di consorzi intermunicipali e agenzie di sviluppo, filiera legno-mobile,  turismo-artigianato, enogastronomia-agroindustria, carne-cuoio, assistenza tecnica e innnovazione del modello istituzionale, interscambio, workshops, formazione e studi in Italia.

Il progetto globale ha un budget di 1.332.000 eu, cofinanziato per metà dalle 4 regioni italiane, partners a livello locale, statale e multilaterale, il tutto nel quadro delle nuove prospettive di collaborazione Italia-Brasile avviata dal Ministero degli Affari Esteri tesa ad istituire un Tavolo Brasile in cui affrontare  l’insieme dei rapporti in forma sistemica e sinergica.

 

Su questi temi, abbiamo intervistato il Direttore generale per il Brasile dell’Istituto per il Commercio con l’Estero, Riccardo Landi.

 

Qual’è il  percorso di collaborazione per l’implementazione delle politiche di sviluppo integrato delle regioni italiane?

“In realtà l’avvicinamento  tra quattro regioni italiane, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche e la presidenza della repubblica del Brasile, è stato un percorso autonomo che queste regioni hanno seguito con la collaborazione dell’Ambasciata nel corso degli anni 2003-4, finalizzato con un accordo, in una certa misura connesso alla   vicinanza politica con il governo del presidente Lula.

Da un certo momento in avanti, le entità regionali che hanno iniziato  a sviluppare i progetti di collaborazione derivanti da questo accordo, si sono rese conto che i ritorni per le aziende italiane coinvolte erano considerevoli, ed anzi che a partire dai rapporti istituzionali costruiti era opportuno sviluppare anche ulteriori strade di penetrazione commerciale/economica delle PMI del proprio territorio.

Da quel punto in poi, alcune di queste istituzioni regionali sono entrate in contatto con l’ICE, informandoci dei rapporti  che si stanno sviluppando con il coinvolgimento di aziende, sollecitando informazioni ed assistenza.

Questo a portato in particolare ad un avvicinamento tra gli assessorati  della regione Umbria e l’ICE, ad una richiesta da parte del presidente regionale Maria Rita Lorenzetti, al pres. dell’ICE Umberto Vattani per poter aprire un “Desk” presso il nostro ufficio di San Paolo, prendendo spunto dai rapporti economici e commerciali già avviati, per favorire una più forte azione di promozione degli interessi delle aziende umbre in questo paese.

Quindi questo Desk della Regione Umbria è stato inserito nell’accordo di programma Umbria-ICE ed ha già ricevuto un finanziamento. È stata recentemente realizzata una missione di operatori brasiliani che si sono recati in Umbria, specialmente quelli del settore agro-industriale ed hanno visitato piccole e medie  aziende umbre del settore delle mecchine  e della componentistica agricola. dell’industria del tabacco e dell’olivicultura, attrezzature per frantoio, in cui l’Umbria ha particolari specializzazioni.

In concomitanza, si è realizzato nel mese di luglio  la “Country presentation Brasile”  a Perugia, con l’adesione di numerosissimi operatori umbri e brasiliani, con la presenza dell’ambasciatore Adhemar Gabriel Bahadian, del sottosegretario agli esteri Donato di Santo, del sottosegretario al Commercio internazionale Mauro Agostini, del ministro Vincenzo Petrone in rappresentanza della Confindustria, oltre ad assessori ed autorità della città di Perugia e della Regione come  Vincenzo Riommi degli Affari Istituzionali. Si  è confermato, in tale evento, l’interesse delle aziende umbre per il mercato brasiliano.

La concretizzazione di questa collaborazione ufficialmente prenderà il via con l’apertura di una struttura operativa a partire dal 1° agosto presto questo ufficio.

Globalmente e in particolare per la regione Umbria cosa collocano i brasiliani e cosa collocano  queste regioni, in termini  industriali, tecnologici e finanziari?

I progetti di collaborazione sono molto diversificati, un certo numero di essi hanno connotazioni prettamente di carattere sociale, quelli che noi consideriamo dei normali progetti orientati allo sviluppo. Molti  di loro, più concretamente puntano a sviluppo di attività economiche in determinate aree del Brasile che sono state individuate dalla presidenza della repubblica di questo paese. Posso citare un progetto  significativo,  quello dell’Alto Solimões  per il semilavorato nella produzione di legno  di parquet utilizzando le risorse lignee locali, nel rispetto all’ambiente e alle leggi  brasiliane su questo tema.

Le entità brasiliane mettono le risorse naturali,  quelle italiane hanno reperito dei finanziamenti sia regionali, sia di  provenienza internazionale e il coinvolgimento delle aziende, nel caso dell’Alto Solimões,  consiste anche nella fornitura di tecnologia per la lavorazione del legno e per il riciclaggio degli scarti di questa lavorazione per la produzione di energia, rendendo gli impianti autosufficienti”.

Solo per citare più specificatamente  alcuni progetti:  Solimões Flooring – l’obiettivo è di creare opportunità di occupazione e reddito diversificando l’economia locale a lungo termine, con l’avviamento di linee di produzione di semilavorati per parquet rivolto all’esportazione. È inoltre prevista la costruzione di 150 abitazioni e di un impianto per la produzione di energia elettrica con l’utilizzazione delle biomasse.

Soggetti coinvolti: Cooperativa del Legno di Benjamin Constant, Regione Umbria, Caixa Economica Federal, Banco do Brasil. Implementazione luglio 2007 – dicembre 2008. Copertura finanziaria 3.200.000 eu.

Amazzonia   per la salvaguardia, valorizzazione e studio  della diversità  ittica con la creazione di una stazione scientifica e di un acquario  a fini turistico-divulgativi a Tabatinga.

Soggetti e partenariato: Regione Liguria, Acquario di Genova, Municipi dell’Alto Solimões, Isola di Aramacã, Regione Umbria – Budget: 1.630.000 eu.

São Carlos-Araraquara – rete integrata di servizi e supporto tecnologico per lo svilupo dei Municipi di Araraquara, Gavião Peixoto, Ibaté, Ribeirão Bonito e São Carlos –  Con  interventi di: creazione di un centro  per l’innovazione, agenzia di sviluppo, portale per l’integrazione e la diffusione,  osservatorio economico, gruppo tecnico di supporto all’agricoltura familiare, tecnologia e ricerca applicata, assistenza tecnica.

Soggetti coinvolti: Regione Toscana, Sviluppumbria, comuni coinvolti, Ministero delle Attività produttive brasiliano, FIESP, Univ. São Carlos, UNIARA – Finanziamento: 2 milioni di eu.