CURITIBA – PR – Contrariando as expectativas iniciais, o presidente do Conselho de Ministros do Governo da Itália, Silvio Berlusconi, manteve encontro com representantes da comunidade italiana no Brasil, em sua visita de dois dias (27 e 28.06.2010) ao país, quando se encontrou com o presidente Luis Inácio Lula da Silva e com líderes da classe empresarial brasileira na sede da Federação das Indústrias do Estado de São Paulo. Berlusconi veio acompanhado por uma delegação de cerca de 60 empresários italianos e o encontro com representantes da coletividade ítalo-brasileira aconteceu na sede do Círculo Italiano de São Paulo, onde estavam presentes também o embaixador da Itália no Brasil. Gherardo La Francesca; o cônsul geral da itália em SP, Mauro Marsili; e o deputado Fabio Porta que, durante o dia, participou também de protestos contra os cortes orçamentários que penalizam os programas culturais e assistenciais dirigidos aos italianos no exterior.
Fabio Porta participa do ato de protesto contra a política de Berlusconi para os italianos no exterior (foto cedida).
Lula e Berlusconi se reuniram por cerca de uma hora e meia à margem do seminário “Brasil-Itália: Novas Parcerias Estratégicas”, realizado terça-feira na sede da Fiesp. Segundo se divulgou, no centro do encontro estiveram as questões bilaterais, sobretudo em matéria de investimentos econômicos – tema principal da visita de Berlusconi ao Brasil. Mas o delicado assunto que envolve a extradição do ex-terrorista Cesare Battisti não foi tocado, segundo mas mesmas fontes. Berlusconi chegou a brincar com Lula, ao encorajá-lo tornar à Presidência do Brasil em 2014.
No encontro mantido no Círculo Italiano, o presidente do Conselho de Ministros houviu algumas reivindicações da boca da presidente do Comites de SP, Rita Blasioli Costa, que fez questão de se referir às grandes “filas da cidadania” diante dos consulados italianos que operam no Brasil, os quais precisam de reforço, segundo disse. As novas gerações de italianos – disse Blasioli – “descendentes de primeira, segunda, terceira e quarta geração, reivindicam não apenas o direito “iure sanguinis”(reconhecimento da cidadania italiana por direito de sangue – NR), mas também “têm necessidade de cursos de língua e cultura italiana cada vez mais difusos e acessíveis”.
Críticos da política de Berlusconi com relação aos italianos no mundo, muitos mostraram-se desiludidos com essa que foi a primeira visita dele ao Brasil, onde vive a maior comunidade itálica do planeta fora da Itália. O deputado Fabio Porta, por exemplo, antecipando seu artigo mensal na revista Insieme, escreveu: “Em São Paulo, bem como em Toronto, a única referência de Berlusconi aos italianos que vivem no exterior foi um convite para passarem as férias na Itália para ajudar a nossa avariada economia a recompor-se”.
A seguir, transcrevemos, o texto (em italiano) do discurso de Blasioli na sede do Círculo Italiano de São Paulo:
“È con piacere Signor Presidente che a nome della Collettività Italiana di San Paolo, Le porgo il benvenuto ed un ringraziamento per essere qui tra noi proprio oggi, alla vigilia di un importante incontro, rivolto all’intensificazione delle relazioni commerciali e strategiche tra Italia e Brasile, e per aver scelto naturalmente San Paolo, città che conta con la presenza di circa 6.000.000 di italiani ed italo brasiliani, ossia la più grande città italiana al Mondo, fuori dai confini territoriali.
Signor Presidente, nella qualità di Presidente del Comites di San Paolo ho l’obbligo di farLe presente alcune questioni che riguardano in particolare la nostra Collettività, con la speranza di trovare in Lei un interlocutore attento e sollecito.
Quando si parla di Collettività degli Italiani nel Mondo, dobbiamo sempre avere presenti due filoni con caratteristiche ed esigenze diverse.
Da un lato i nostri connazionali emigrati, oggi soprattutto persone anziane che hanno bisogno in questa fase della loro vita, di assistenza, di pensioni decenti, di assegni di solidarietà in alcuni casi, che permetta loro una vecchiaia tranquilla e dignitosa.
Le riduzioni delle pensioni italiane a seguito delle revisioni reddituali, i tagli dei fondi destinati all’assistenza diretta ed indiretta, la mancanza fino ad oggi della concessione dell’assegno di solidarietà, affliggono purtroppo molti dei nostri connazionali, che durante tutta la loro vita si sono dedicati, senza misurare sforzi, a mantenere grande il nome dell’Italia.
Dall’altro lato abbiamo le giovani generazioni, discendenti di prima, seconda, terza e quarta generazione, che rivendicano non solo il diritto “iure sanguinis” alla cittadinanza italiana, sono circa 250.000 quelli in lista d’attesa nel solo Consolato Italiano di San Paolo, ma che hanno bisogno altresì di corsi di lingua e cultura italiana sempre più diffusi ed accessibili, della garanzia di riconoscimento dei titoli universitari conseguiti all’estero e quindi di opportunità imprenditoriali e professionali che permetta loro di dimostrare quale risorsa rappresentano, non solo per il Brasile, ma soprattutto per l’Italia.
È in loro che risiede tutta la garanzia del nostro futuro, non solo per quanto riguarda il rilancio del nostro associazionismo, ma soprattutto della nostra italianità.
Sostenere e valorizzare la collettività italiana all’estero, sulla base di una collaborazione politica proficua, è chiaramente oggi una esigenza ed un’opportunità allo stesso tempo. I 30.000.000 di italiani ed oriundi presenti oggi in Brasile rappresentano, infatti, una forza concreta capace di assicurare l’effettivo successo delle politiche bilaterali intraprese.
Prima di concludere vorrei solo un fare un appello affinché l’organico consolare venga rafforzato.
Il nostro Consolato, così come tutti quelli presenti sul territorio brasiliano, per poter garantire un maggior snellimento dei servizi ed un rapido esaurimento delle richieste che vengono giornalmente presentate, necessita di un incremento del numero dei funzionari ed adeguate strutture.
Benché non sia possibile riassumere in questo breve intervento tutte le peculiarità di questa nostra grande e, mi permetta di aggiungere grandiosa collettività, spero che questo primo incontro rappresenti solo l’inizio di una collaborazione finalmente più effettiva sulle politiche che riguardano direttamente gli italiani nel Mondo.
Con questa speranza, mi auguro di poterLa rivedere in breve in questa terra brasiliana, che ha accolto i nostri connazionali come fratelli ed amici e che sarà sempre felice di ospitarLa.
Grazie Italia. Grazie Brasile”.