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CURITIBA-PR – Non ho dubbi che il grande problema della rete consolare in America Latina si chiama riconoscimento della cittadinanza.

Come è stato divulgato da tutte le parti, solo in Brasile ci sono  più di 500 mila persone  in attesa di questo riconoscimento. Come dare la dovuta risposta a questa gente?

Tutta la rete  Consolare ha oggi,  praticamente, la stessa struttura che aveva 10 o 20 anni fa. È inutile nascondere questo fatto e credo che la Farnesina lo sia   al corrente anzi non credo sono sicuro.

Negli ultimi anni come Consiglieri C.G.I.E., eletto per il Brasile, e componente della III Commissione (Diritti Civile, Politica e Partecipazione)  difendo la tese che è assolutamente necessario un firme intervento del Governo sulla questione della struttura consolare.

In questi anni ho avuto dei dialoghi privati con vari Direttori per gli Italiani nel Mondo e ho sempre visto in loro buona volontà e disposizione in ascoltarmi ma, purtroppo, non ho mai visto dei risultati pratici.

Adesso abbiamo  come interlocutore il Vice-Ministro con delega per gli italiani nel mondo, Senatore Franco Daniele e sento parlare che, finalmente, si prenderanno alcuni misure per minimizzare questi gravi problemi collegati alla rete consolare. Dico minimizzare perché lo so che la soluzione definitiva non accadrà mai o per lo meno non nei tempi  in cui sarò su questa terra.

Per carattere sono un ottimista e solo per questo mi fido ancora delle promesse, questa volta quelle del Vice Ministro Daniele.

Rivolgo al Ministro un appello  e so che lui è una persona sensibile ai problemi della comunità e  gli ha visti anche da vicini  nel suo recente viaggio in Sud America. Ministro non faccia dei vecchi problemi una nuova promessa  siamo stanchi di aspettare qualcosa che non arriva mai. Faccia qualcosa di diverso e cioè ci dia un segno di  volontà politica,  ci dia poco,  ma ci dimostri che gli italiani all’estero contano qualcosa.