Ayrton Senna aos três anos de idade. (Foto Instituto Ayrton Senna)

“Ci sono piloti che vincono, altri che restano nella Storia. Ma c’è un solo pilota che nel ricordo fa ancora battere il cuore. Ayrton Senna è stato l’ultimo mito di un’era romantica e sentimentale.”

Con queste parole il giornalista e scrittore italiano Furio Zara definisce il pilota brasiliano nella sua opera biografica “L’ultima curva. Ayrton Senna. La malinconia del predestinato”, recentemente lanciata in Italia. Nei 25 anni trascorsi fin da quando Senna morì nell’autodromo di Imola, in Italia, sono state scritte decine di biografie, girati documentari, servizi e pubblicate varie materie giornalistiche.

Benché sia praticamente impossibile consultare tutto questo materiale biografico, si può affermare che mai, fino ad oggi, è stato affrontato l’aspetto genealogico di Ayrton Senna.

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Si sa che l’interesse per la genealogia sta aumentando da inizio secolo, spinto dalle nuove tecnologie che permettono un facile accesso ad archivi che prima erano a grandi distanze dei ricercatori, a volte migliaia di chilometri. Senza dubbi, la digitalizzazione dei libri di interesse genealogico sta aumentando, senza parlare della creazione di indici che portano milioni di informazioni specifiche in poche mosse di mouse tanto per i non addetti ai lavori come per i professionisti della genealogia. Doverosamente va citato il FamilySearch, progetto mantenuto dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi dell’Ultimo Giorno, comunemente conosciuta come Chiesa Mormone.

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Ed è stato proprio il FamilySearch la fonte più importante della ricerca che ora pubblichiamo sulla genealogia di quel grande brasiliano che è stato Ayrton Senna da Silva. Con un meticoloso studio abbiamo tracciato la genealogia del pilota, costruendo un lavoro inedito, anche perché benché con tutte le facilitazione che le nuove tecnologie offrono, il lavoro investigativo e creativo del genealogista è fondamentale.

L’idea di studiare la genealogia di Ayrton Senna è nata spontaneamente quando, leggendo vari servizi e materie sui 25 anni dalla morte del pilota, mi sono reso conto il suo albero genealogico era un mistero. Uno dei miei più grandi interessi è sempre stata la genealogia di grandi personaggi, delle più disparate aree, da Jair Bolsonaro a Marisa Letícia Lula da Silva, da Sergio Moro a Antonio Palocci, quasi sempre con il denominatore comune della ascendenza italiana.

L’origine italiana di Senna ha per me sempre rappresentato un certo enigma. Veramente il pilota aveva origini italiane? Mi ricordo di una conversazione che avevo avuto a Catania alla viglia di Natale ’96 in cui, scoprendo il mio interlocutore che ero brasiliano, iniziò a parlarmi del famoso idolo delle piste deceduto due anni prima. E tra le tante domande mi chiesero anche se Senna fosse, come me, discendente di italiani. Con un po’ di vergogna risposi di non saperlo.

Passati oltre 20 anni, questa risposta continuavo a non saperla ma ora, oltre ai mezzi per ottenerla, ero in un gruppo specializzato in queste ricerche. Nell’ottobre 2018 avevamo pubblicato un’inedita ricerca genealogica dell’attuale presidente Jair Bolsonaro sulla Rivista Insieme.

La sfida era quindi lanciata ed abbiamo messo in moto la ricerca che oggi pubblichiamo. Oltre alla ricorrenza dei 25 anni dalla morte dell’idolo, il prossimo marzo Ayrton Senna avrebbe compiuto 60 anni. Rivelare la sua genealogia è anche un modo di rendergli omaggio.

Ayrton Senna da Silva nacque nella tradizionale maternità Pro Matre Paulista, in centro di San Paolo, il 21 marzo 1960. Crebbe nel quartiere Santana, zona Nord della città, dove la maggior parte della sua famiglia viveva. I suoi genitori, Milton da Silva e Neyde Joanna Senna, si erano sposati quasi quattro anni prima ed avevano già una figlia, Viviane, nata il 14 giugno 1957.Erano la classica famiglia di classe media di San Paolo, discendenti di europei.

LA FAMIGLIA PATERNA – Suo padre, Milton da Silva, oggi novantaduenne, è nato il 24 giugno 1927 nello stesso quartiere, Santana. Figlio di un’immigrante spagnola e un brasiliano di origini pauliste di famiglia tradizionale.

Il nonno paterno di Ayrton Senna, Antônio Teodoro da Silva, era nato anche lui nello stesso quartiere il 17 dicembre 1900 ed i suoi genitori, Amaro Antônio da Silva e Teodora Alves Pereira, così come i loro avi per varie generazioni, già si trovavano in aree della capitale paulista, in particolare Santo Amaro, Cotia e Mogi das Cruzes.

La nonna paterna, la spagnola Rosa Guirado Requena, giunse in Brasile a 4 anni, nel settembre del 1908 con i suoi genitori, fratelli e due zii paterni. Era nata nella piccola cittadina andalusa di Tíjola, provincia di Almería. I suoi genitori erano Ramón Guirado Mesas e Eloisa Requena Giménez.

LA FAMIGLIA MATERNA – La madre di Ayrton Senna, Neyde Joanna Senna, 84 anni, è nata il 1º dicembre 1835 nel quartiere di San Paolo Bom Retiro. La signora Neyde è una italo-brasiliana “puro-sangue”. I suoi quattro nonni nacquero in Italia, i materni sono entrambi toscani, provincia di Lucca ed i paterni entrambi meridionali, il nonno della provincia di Napoli (Campania) e la nonna della provincia di Agrigento (Sicilia).

Il padre della signora Neyde, João Senna, nacque nel quartiere Bom Retiro il 28 agosto 1906. I suoi genitori, Luigi Sena e Giovanna Maria Magro, erano arrivati in Brasile nel decennio precedente, sbarcando entrambi nello Stato di Espírito Santo dove si erano sposati, a Castelo, il 13 dicembre 1896. Vi ebbero anche un figlio e poco dopo, tra il 1898 e il 1899, si trasferirono a San Paolo, in un flusso migratorio poco comune a quell’epoca.

Luigi Sena, bisnonno di Ayrton, già dai tempi di Espirito Santo aveva visto il suo nome trasformarsi in Luiz Senna, aggiungendo una “n” al cognome. Poteva immaginare questo bisnonno, immigrante come molti altri, poco abbiente, che un giorno il suo cognome sarebbe divenuto famoso a livello mondiale ed avrebbe significato un potente marchio?

Il bisnonno di Senna giunse in Brasile attraverso il porto di Cachoeiro de Itapemirim il 20 marzo 1893. Era un giovane di soli 24 anni che da solo era venuto a “fare l’America”, lasciandosi alle spalle la piccola località di Scisciano in provincia di Napoli, dove era nato il 5 novembre 1869, figlio di Antonio Sena e Concetta Ardolino. Il cognome della famiglia oscillava tra Sena e Di Sena.

Nel Sud di Espírito Santo. Luigi Sena si sposò con Giovanna Maria Magro, conosciuta come Joanna Maria Magro e poi con Joaninha Senna. Il suo nome venne dato molti anni dopo a sua nipote, Neyde Joanna, madre di Ayrton. Giovanna Magro nacque l’8 luglio 1876 nel comune di Siculiana, in provincia di Agrigento, in una delle aree più povere della Sicilia. Arrivò in Brasile il 6 dicembre 1894, a 18 anni, con i suoi genitori, Giovanni Magro e Angela Curabba. Con loro i suoi fratelli più piccoli Serafina, Antonino e Carmela.

João Senna si sposò al Bom Retiro con Marcellina Di Santoro, nonna materna di Ayrton e l’unica che ha potuto vedere suo nipote consacrarsi compione del Mondo di Formula 1 nel 1988. Nata l’8 giugno 1909 nel quartiere di Bom Retiro, Marcellina morì nel quartiere Tucuruvi il 3 giugno 1989.

Marcellina era figlia di due toscani della provincia di Lucca. Parenti tra di loro, i suoi genitori avevano come cognome Di Santoro. Suo padre era Raffaele Di Santoro, nato a Porcari il 17 dicembre 1862 e sua madre era Maria Servilia Di Santoro, nata anch’essa a Porcari l’8 febbraio 1875. Raffaele e Maria Servilia si sposarono nel centro della capitale paulista il 13 agosto 1892. La famiglia Di Santoro aveva una situazione economica un pochino migliore se paragonata al resto degli avi di Ayrton.

Fino a 4 anni, Ayrton, il signor Milton e la signora Neyde abitarono con i due figli nella casa del nonno materno João Senna, vicina a Campo de Marte. L’informazione che Ayrton sia cresciuto in una famiglia benestante non corrisponde alla realtà dei Senna da Silva. Milton ebbe successo nei suoi affari molti anni dopo la nascita dei suoi due primi figli. Il terzo, Leonardo, era di 6 anni più giovane di Ayrton.

Pur non sapendo quanto Ayrton fosse a conoscenza delle sue origini, sappiamo che ebbe l’opportunità di convivere molti anni con i suoi 4 nonni. Ayrton parlava italiano, forse lo aveva imparato con i nonni materni. In ogni caso, l’Italia era una parte inseparabile di Ayrton, tanto per le sue origini come per l’amore che ne aveva e – tragicamente – per essere il luogo della sua morte.

Il giornalista Roberto Cabrini, anch’egli italo-brasiliano, disse a milioni di telespettatori del Jornal Nacional del 3 maggio 1994 durante la trasmissione del funerale di Ayrton Senna una frase memorabile: “L’Italia è il paese dove è finito l’uomo ed è iniziato il mito”.

* Ricerca genealogica di Daniel Taddone, Isis Laguardia, Anna Buzolin, Lucas R. Guimarães Brito e Danilo Villani


Luigi Di Sena e Giovanna Magro: L’arrivo ed il percorso dei bisnonni di Ayrton Senna in Espírito Santo

• Cilmar Franceschetto, direttore generale dell’Archivio Pubblico dello Stato di Espirito Santo; si ringraziano Aldomiro Ceschin e Fabricio Senna per l’aiuto con le informazioni. 

L’arrivo degli immigranti Luigi Sena, 23 anni, nel 1893 e di Giovanna Magro, 18 anni, nel 1894, nello Stato di Espírito Santo avviene in un periodo in cui si stava verificando il più alto afflusso in entrata di immigranti italiani nello Stato. Questo impulso migratorio aveva preso inizio nel 1892, quando presidente dello Stato era l’avvocato e giornalista José Carvalho de Melo Moniz Freire. Una delle sue più importanti iniziative fu quella di investire nell’”importazione” di immigranti, in particolare italiani, al fine di occupare terreni agricoli sotto la sua amministrazione e per dare risposte alla grande domanda di lavoratori da parte dei coltivatori di caffé, domanda molto alta a causa della mancanza di manodopera, dato che da poco tempo era stata abolita la schiavitù. Quindi, Moniz Freire sottoscrisse un contratto con l’imprenditore italiano Domenico Giffoni, per l’introduzione di 20.000 immigranti nello Stato, tra il 1892 e il 1894, preferibilmente del nord d’Italia.

Curioso il fatto che tanto Luigi come Giovanna fossero di provenienza meridionale, lei campana e lui siciliano benché la maggior parte degli italiani che entrarono nello Stato di Espirito Santo in quell’epoca proveniva dal Nord d’Italia (92%), circa il 6% dal Centro e solo il 2% dal Sud.

Dopo lo sbarco a Vitoria e la quarantena nella Casa degli Immigranti di Pedra d’Agua – in date differenti come già detto – entrambi ebbero come destinazione il porto fluviale di Itapemirim, a Sud di Vitoria per continuare su barche minori navigando sull’omonimo fiume dalla sua foce allo sbarco finale, a Cachoeiro de Itapemirim.

In quel comune si concentravano le più importanti piantagioni di caffè dello Stato e, quindi, era il più importante polo economico dello stesso, all’epoca. Da Cachoeiro continuarono verso l’allora distretto di Estação do Castello, nuclei urbani che già erano collegati via treno.

L’unione civile della coppia di immigranti avvenne il 13 dicembre 1896, probabilmente a causa della devozione a Santa Lucia, due anni dopo l’arrivo di Giovanna. Luigi aveva 27 anni e lei 21 quando si unirono in matrimonio. Ma cosa li portò ad andare a Castelo? Dove si erano incontrati per la prima volta? È probabile che Luigi, oriundo dei dintorni di Napoli, aveva una vocazione di negoziante, oltre a saper lavorare la terra ed i bovini, come abbiamo potuto verificare dalle attività dei suoi avi e prese la strada di Castelo grazie a contatti con familiari che vi si erano già stabiliti, tra Castelo e la vicina Muniz Freire.

All’inizio del secolo scorso, nella stessa regione viveva Raffaele Di Senna, con sua moglie Antonia Alessio ed i figli Nicolò, Francesco, Estevão e Felício, oriundi di Tortorella, Salerno, un comune vicino a Napoli. Questa famiglia aveva legami di amicizia con i Vivacqua, della Basilicata, sempre meridione italiano, importanti commercianti di caffé e proprietari della più grande azienda di caffé di Muniz Freire, a Santa Maria.

Non siamo però in grado di affermare se fu a causa dei parenti (comprovato dalla genealogia di entrambi) degli avi di Ayrton Senna con la famiglia di Raffaele Di Senna, il motivo per cui Luigi seguì per la cittadina di Castelo o addirittura a Muniz Freire dato che non abbiamo l’informazione sulla data di arrivo di Raffaele e famiglia nella regione, in particolare nel Distretto di Vieira Machado, a Muniz Freire, dove era proprietario rurale e commerciante. Nicolò, uno dei figli, aveva una proprietà nelle vicinanze, a Morro Vênus, entroterra di Castelo.

Un dato importante che rafforzerebbe questa tesi, l’annotazione del nome dell’immigrante bolognese Cristoforo Guizzardi (erroneamente registrato come Cristovo Vizardi) come testimone di nozze di Luigi e Giovanna. La famiglia di Cristoforo resiedeva a Desengano, a Muniz Freire, vicina di Raffaele. Insomma, fu a causa di questi legami familiari o per pura coincidenza?

Antonio Sena, il primogenito della coppia Luigi e Giovanna, come scritto nel certificato di matrimonio, era nato nella località di “Xicu”, Espírito Santo. Non siamo ancora riusciti ad identificare questo luogo e nemmeno il certificato di nascita o battesimo di Antonio. Dato che era nato nel 1898 è certo poter affermare che il passaggio della famiglia verso lo Stato di San Paolo, dove nacque João, nonno di Ayrton Senna, deve essere avvenuto dopo questo anno. Trovando questi nuovi documenti potremo ricostruire un altro percorso della famiglia di Luigi e Giovanna in Espirito Santo ed i motivi che portarono la famiglia a trasferirsi a San Paolo, dove si stabilì ed ebbe grande discendenza, tra cui uno dei più importanti idoli dello sport automobilistico del mondo, il tre volte Campione del Mondo di Formula 1, Ayrton Senna da Silva.