FINALMENTE È L’ORA DEGLI ITALIANI NEL MONDO, MA È ARRIVATA SENZA IL NOSTRO AIUTO

Nel suo messaggio elettorale, trasmesso via YouTube ed indirizzato a noi tutti, gli Italiani all’estero, la vincitrice assoluta delle elezioni italiane, Giorgia Meloni, Presidente Nazionale del movimento “Fratelli d’Italia”, lanciata fortemente per occupare lo scranno di Presidente del Consiglio dei Ministri nel prossimo Governo, potendo fare affidamento su una larga maggioranza tanto alla Camera dei Deputati quanto al  Senato della Repubblica, non ha peli sulla lingua.

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Il messaggio è disponibile qui.

La posizione politica espressa pubblicamente è cristallina, senza mezzi termini, e si propone di realizzare ciò che a noi più interessa, con esattezza disarmante: innanzitutto, tratta come fratelli, senza distinzione, tutti noi italiani, quali noi siamo, italo discendenti oppure già cittadini riconosciuti, a prescindere dal fatto di essere già titolari del diritto al passaporto oppure ancora no.

L’incisività del suo discorso merita la completa trascrizione di quanto ha detto:

“Sempre, ovuque e, prima di tutto, italiani. 60 milioni di italiani oriundi e 6 milioni di italiani sparsi in ogni continente. Non importa quanto lontano siano i nostri italiani nel mondo, ovunque essi si trovino, sono e restano parte della nostra Comunità. Farli sentire sempre e comunque “a casa” è una nostra battaglia storica. È stato un governo di Centro Destra a varare, come sapete, la legge che ha introdotto la possibilità di votare all’estero, ed è una conquista che va difesa, anche introducendo correttivi che garantiscano una partecipazione maggiore e migliore, che garantiscano sicurezza, personalità e segretazza del voto. Troppo spesso si sente parlare di brogli sul voto per corrispondenza. Il sistema va modernizzato, anche valutando la possibilità di introdurre il voto elettronico. Mentre la Sinistra sponsorizza lo “ius soli” noi difendiamo il principio dello “ius sanguinis”. E, anzi, puntiamo a riaprire i termini per il riacquisto della cittadinanza italiana a tutti coloro che sono stati obbligati a rinunciare a questo diritto, ad esempio, quando non era prevista la possibilità di avere un doppio passaporto. Bisogna potenziare i servizi consolari e garantire a chi vive oltre confine l’assistenza sanitaria in Italia e l’equità nella condizione fiscale. Valorizzare la Comunità italiana nel mondo significa anche, ovviamente, promuovere il ‘made in Italy’: non solo una risorsa dall’enorme potenziale economico, ma un vero e proprio serbatoio di tradizioni, di eccellenze, di particolarità che ci rendono unici nel mondo. Ci impegneremo a promuovere la lingua e la cultura italiana, difendendo i simboli della nostra storia e del nostro passato dalle follie della “cancel culture”. Dobbiamo accogliere a braccia aperte gli italiani che vogliono tornare a vivere nel nostro Paese e, anzi, intendiamo incentivare l’immigrazione di ritorno. Se volete essere riavvicinati alla Madre Patria, beh… allora, alle prossime elezioni politiche, scegliete la lista del Centro Destra.”

La Presidente del Consiglio dei Ministri “in pectore” ha promesso pubblicamente, per coloro che ancora avessero dei dubbi, (i) che difenderà il diritto di votare all’estero, anche con l’introduzione di correttivi per ampliarlo e migliorarlo, (ii) che difenderà il diritto di cittadinanza per via di “ius sanguinis”, (iii) che è suo obiettivo riaprire i termini legali per concedere la cittadinanza a tutti coloro che, discendenti di italiani che avevano perduto la nazionalità italiana per effetto della Legge 555/1912, si sono visti rifiutare il riconoscimento della Cittadinanza, (iv) che potenzierà i servizi consolari, (v) che si impegnerà per garantire agli italiani all’estero l’assistenza sanitaria in Italia e l’equità fiscale e, soprattutto, (vi) che si adopererà per “accogliere a braccia aperte gli italiani che vogliono tornare a vivere nel nostro Paese”, anche incentivando l’immigrazione di ritorno.

Non è questo, ciò che gli italiani all’estero più desiderano?

Qualcuno potrebbe dire, soprattutto “i soliti noti”: sono solo promesse elettorali, promesse da marinaio fatte solo per guadagnare il voto degli italiani all’estero, fanno tutti così…

Però, nessuno può negare che noi votiamo per merito delle battaglie vinte dal compianto Mirko Tremaglia, proveniente dalle stesse file di partito, che fu Ministro per gli Italiani nel Mondo ed artefice della istituzione della Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, ricordata tutti gli anni il giorno 8 di agosto, e sottoscrisse la “Legge Tremaglia”, che fece sì che gli italiani all’estero potessero finalmente votare.

Inoltre, mi si permetta di dire che finora, proprio per essere rappresentante della Destra, molto di più che del più ampio Centro Destra, Giorgia Meloni, pur avendo partecipato di governi presieduti da Berlusconi, al massimo ha potuto gestire il Ministero per la Gioventù, istituzione senza portafoglio e, per questo, con caratteristiche più rappresentative che sostanziali di governo.

Insomma, se anche le avesse fatte finora, la Meloni, le sue promesse, non ha mai avuto il potere di mantenerle.

Oggi, invece, la situazione è diversa, diversissima.

Le promesse, da Presidente del Consiglio con una ampia maggioranza in Parlamento, Giorgia Meloni le può mantenere.

Solo che noi, qui nella America Meridionale, come in tutto il resto del Mondo, nonostante le sue promesse l’abbiamo votata molto poco, anzi, pochissimo.

Abbiamo preferito votare poco, visto che sono andati al voto meno del 30% di noi, e quel poco, male.

Su 12 parlamentari in tutto il mondo dei residenti all’estero, 7 degli eletti sono del partito che difende lo “ius solis”, ossia il diritto di cittadinanza per nascita nel territorio italiano, e che adesso si è inventato anche il diritto “ius scholae”, che vorrebbe concedere il diritto di cittadinanza a chi ha frequentato per la “bellezza” di 5 anni (dico: soli cinque anni!) la scuola italiana.

Lo stesso partito, vincitore tra gli italiani all’estero, molto sta discutendo sulla necessità di limitazione del diritto di cittadinanza attraverso le generazioni. Ma certo! Sennò, troppi italiani!

L’unico deputato eletto nelle file di Giorgia Meloni è stato quel tale Andrea Di Giuseppe residente a Miami (Florida – USA), che guarda caso è stato proprio l’artefice della pubblicazione e divulgazione del messaggio della prossima Presidente del Consiglio.

Meno male che ci hanno pensato gli italiani residenti in Italia, ad eleggere chi difende a spada tratta il diritto “ius sanguinis” da sempre.

Con la Meloni al Governo, potremo sperare di finirla con le velleità di trasformare la Cittadinanza Italiana in un mero mezzo per concedere legalità agli immigrati illegali.

Si badi bene: non sto parlando di esuli oppure di veri rifugiati, scampati per miracolo alla morte sicura conseguente alle guerre da cui fuggono, sto parlando degli immigrati illegali, cioè quelli che pagano una fortuna per entrare in Italia a bande di criminali che li mandano a morire su barconi di fortuna, con la certezza che saranno salvati dalle Forze di Sicurezza italiane.

Con la Meloni al Governo, potremo sperare di vedere mantenuto nel tempo il nostro diritto di voto, di vedere i nostri consolati funzionare meglio, di essere accolti con calore e spirito di fratellanza se decidessimo di tornare nella nostra Patria.

Chissà, magari possiamo anche sperare che sia cancellata quella brutta legge che impone dal 2014 di pagare più di 1.700,00 reais a chi solamente si permette di presentarla, la richiesta di Cittadinanza Italiana.

E, addirittura, se non fosse chiedere troppo, potremmo tornare ad essere trattati come veri Cittadini, da proteggere, assistere e servire, quando ci presenteremo in futuro ai consolati italiani, e non più come dei visitatori indesiderati.